STOQ-Scienza, Teologia e la Questione OntologicaFede e ragione sono come due ali con le quali lo spirito umano s'innalza alla contemplazione della verità (Fides et Ratio, 1) |
Corsi 2011/12
Area Tematica dell' Anno Accademico 2011/12:
Scienza e Ontologia della Vita Intelligente
Facoltà di Filosofia
Corsi STOQ 2011/12
1. Corsi Fondamentali
50102
PROF. GIANFRANCO BASTI, Pontificia Università Lateranense.
Corso I Ciclo (I Semestre): «Filosofia dell'Uomo (Antropologia Filosofica)»
Il corso intende mostrare e sviluppare i fondamenti di una filosofia dell'uomo o antropologia filosofica. Innanzitutto verrà mostrato il proprio di una metafisica dell'essere umano in relazione alle diverse scienze dell'uomo (biologiche, nerofisiologiche, psicologiche, sociologiche, etc.), quindi verrà presentato un profilo storico-teoretiche delle diverse antropologie filosofiche che si sono sviluppate nel pensiero occidentale dalle origini ai giorni nostri.
La parte sistematica del corso sarà dedicata ad un approfondimento dell'essenza metafisica dell'essere umano a partire dalle sue operazioni proprie, vitali, razionali, deliberative. Risultato di quest'analisi sarà la dimostrazione della duplice componente materiale e spirituale nell'unità metafisica della persona umana. Tre argomenti di indole più direttamente metafisico-teoretica concluderanno il corso: la sostanzialità dell'anima umana forma del corpo, la relazione fra l'anima ed il corpo, la nozione di persona nella sua irriducibile individualità e dignità.
Bibliografia:
G. BASTI, Filosofia dell’uomo, Edizioni Studio Domenicano, Bologna, 1995 (2003).
ID., La relazione mente-corpo nella filosofia e nella scienza, Ed.Studio Domenicano, Bologna, 1991 (Ristampa anastatica, Edizioni PUL 2002);
A. CLARK, Dare corpo alla mente, MacGraw-Hill, Milano, 1999;
A. KENNY, Aquinas on Mind, Routledge, London-New York, 1994;
W. BECHTEL, Filosofia della mente, Il Mulino, Bologna, 1999;
G. FORNERO, Bioetica cattolica e bioetica laica in Italia, Mondatori, Milano, 2005;
I. CARRSACO DE PAULA, Bioetica. Morale della vita e integrità della persona umana nella prospettiva cattolica, Ed. Pont. Università della S. Croce, Roma, 2001.
50924 [include 50630]
PROF. GIANFRANCO BASTI, Pontificia Università Lateranense.
Corso II Ciclo (I Semestre): «Questioni di Logica e Ontologia Formale»
Argomento del corso
Dalla logica formale all’ontologia formale
Obiettivi formativi
Il corso intende fornire allo studente una prima introduzione ai contenuti, al simbolismo e alla formalizzazione dei più recenti sviluppi della logica formale moderna (calcolo logico simbolico) dai suoi inizi come logica matematica (calcolo vero-funzionale estensionale), al suo sviluppo come logiche intensionali aletiche, deontiche, epistemiche (calcolo modale e sue interpretazioni intensionali), fino all’ontologia analitica e all’ontologia formale. Il calcolo simbolico si presenta oggi perciò, come uno strumento indispensabile per il dialogo interdisciplinare (scienza-filosofia) e il dialogo interculturale (e interreligioso).
Programma
I contenuti del corso saranno sviluppati in modo da fornire una prima introduzione ad altri corsi di logica intensionale (50630) di ontologia formale (50547) offerti dalla Facoltà.
Nel corso si descriverà in maniera sintetica l’itinerario teorico che negli ultimi cento anni ha percorso la logica formale moderna (logica simbolica), dalla sua nascita, alla fine del XIX secolo con Frege come logica matematica, fino alle sue più recenti applicazioni, non solo al linguaggio scientifico (calcolo logico estensionale, definizione vero-funzionale delle condizioni di verità), ma anche al linguaggio filosofico delle discipline umanistiche. Ossia la sua estensione alle logiche intensionali (logiche aletiche, deontiche, epistemiche, intenzionali), intese come altrettante interpretazioni (ovvero, come definizione di distinte condizioni di verità) del calcolo logico modale. Si arriva così ai nostri giorni, all’ontologia formale, che corregge alcune intrinseche limitazioni dell’ontologia analitica, ancora troppo legata alla teoria fregeana della predicazione e quindi incapace di trovare una soluzione al problema della referenza singolare in grado di evitare i limiti evidenziati dai teoremi di Gödel.
Per capire come la logica simbolica possa essersi evoluta fino alla formalizzazione delle ontologie soggiacenti alle diverse metafisiche antiche e moderne, particolare attenzione sarà dedicata alla discussione moderna sui fondamenti della logica, in particolare a quello che ne ha costituito il risultato più importante ed in qualche modo conclusivo di un’epoca: i teoremi d’incompletezza di Gödel. Di questi teoremi esamineremo in particolare il secondo e quindi le implicazioni semantiche per l’ontologia e la metafisica, in particolare la dimostrazione, già anticipata da Tarski, dell’impossibilità di risolvere su base puramente sintattica e semantica il problema della referenza singolare. Problema fondamentale da risolvere, questo, per poter parlare di “scientificità” in senso moderno (cioè formalizzabile) dell’ontologia(e) e quindi della(e) metafisica(he), visto che gli unici esistenti concreti, extra-logici ed extra-linguistici, sono gli enti singolari. Di qui l’importanza dell’ontologia formalizzata che, ampliando il calcolo logico-formale delle relazioni fino ad includere, mediante la semantica formale delle relazioni (Kripke), la formalizzazione della relazione ontica di causalità ed il passaggio da questa alla relazione logica di equivalenza (dalla necessità causale a quella logica), può fornire grazie a siffatta estensione della logica formale dalla sintassi e dalla semantica, alla prammatica, una particolare versione della teoria causale della referenza di Kripke e Putnam che renda possibile la giustificazione della referenza singolare. Ciò significa che per risolvere il problema della referenza extra-linguistica e passare dalla logica all’ontologia formale, bisogna formalizzare la prammatica e quindi incorporare il calcolo logico in un processo comunicativo. Bisogna cioè riferirsi all’uomo come agente comunicativo in interazione causale con i suoi simili e con il mondo fisico (teoria del linguaggio come atti linguistici). Questo, oltre a far capire perché l’ontologia formale sia oggi una delle discipline di avanguardia dell’informatica in vista dell’evoluzione semantica della rete (Internet) nella prossima rivoluzione nelle telecomunicazioni (Web III), fornisce nuova evidenza alla tesi che risale fino a Parmenide, ripresa nel medioevo dalla filosofia scolastica e quindi da Heidegger nella post-modernità, che lega l’ontologia all’antropologia.
Il corso è inserito organicamente nel Progetto STOQ (Science, Theology and the Ontological Quest).
Metodologia Didattica
Lezioni frontali con supporto multimediale ed esercitazioni personalizzate per aiutare la schematizzazione logica dei temi presentati.
Metodologia di valutazione
Esame orale con discussione di uno schema preparato dallo studente su uno dei temi del corso (esame unico col secondo modulo didattico costituito dal corso 50630).
Bibliografia
G. Basti, Schemi del corso 50629/50924, disponibili per essere scaricati dalla pagina Dispense del sito STOQ IV (www.stoqatpul.org)
S. Galvan, Logica dei predicati, ISU Università Cattolica del S. Cuore, Milano, 2004, pp. 7-59;
S. Galvan, Logiche intensionali. Sistemi proposizionali di logica modale, deontica, epistemica, Franco Angeli, Milano, 1991.
G. Basti, “Ontologia formale: per una metafisica post-moderna”, in A. Strumia (ed.), Il problema dei fondamenti. Da Aristotele, a Tommaso d’Aquino, all’ontologia formale, Cantagalli, Siena 2007, pp. 193-228;
N. B. Cocchiarella, "Conceptual Realism as a Formal Ontology". In: R. POLI AND P.SIRNOR (EDS.), Formal Ontology, Kluwer Academic Press, Dordrecht, 1998.
N. B. Cocchiarella, "Logic and Ontology", Axiomathes 12: 117–150, 2001. (Amebedue gli articoli sono disponibili per essere scaricati dalla pagina dispense di questo sito, unitamente alla sua traduzione italiana)
N. B. Cocchiarella, Formal Ontology and Conceptual Realism, Springer Verlag, Berlin-New York, 2007.
G. Basti, “Analogia, ontologia formale e problema dei fondamenti”, in G. Basti e C. A. Testi (Eds.), Analogia e autoreferenza, Marietti 1820, Genova-Milano 2004, pp. 159-236; (L'articolo può essere scaricato dalla pagina dispense di questo sito)
G. Basti & A. L. Perrone, Le radici forti del pensiero debole. Dalla metafisica, alla matematica, al calcolo, Il Poligrafo e Pontificia Università Lateranense, Padova-Roma 1996;
J. Bochenski, La logica formale, voll. I-II, tra. it., Einaudi, Torino 1972 (traduzione nelle varie lingue);
E. Nagel & J.R. Newman, La prova di Gödel, trad. it., Boringhieri, Milano 19922 (traduzione nelle varie lingue);
C. Cellucci, Le ragioni della logica, Laterza, Roma–Bari 20002.
C. Eschenbach, M. Gruninger(Eds.), Formal Ontology in Information Systems: Proceedings of the Fifth International Conference (FOIS 2008) - Volume 183 Frontiers in Artificial Intelligence and Applications, IOS Press, Amsterdam, 2008.
E. Lesmo, Formal ontologies meet industry. Frontiers in Artificial Intelligence and Applications, IOS Press, Amsterdam, 2008
50929 [include 50583. v. sotto]
PROF. LEONARDO FOGASSI (Dip. di Fisiologia Umana, Univesità di Parma) & PROF. GIANFRANCO BASTI, PUL.
Corso (II Semestre): «Questioni di Epistemologia e Filosofia della Scienza II: Neurofisiologia e Ontologia della Mente»
Argomento del corso
Il rapporto mente-corpo nella filosofia e nella scienza: prospettive epistemologiche e metafisiche.
Obiettivi formativi
Scopo del corso sarà di fornire agli studenti una panoramica storico-teoretica aggiornata di uno dei problemi classici della philosophia perennis, della metafisica il rapporto fra l’anima e il corpo, divenuto nella modernità, per l’affermarsi di un’epistemologia rappresentazionale, basata sull’evidenza cosciente e non più sull’essere, il problema epistemologico della relazione mente-corpo. Grazie allo sviluppo attuale, delle scienze e delle neuroscienze cognitive e del passaggio in esse dall’originario paradigma rappresentazionale del funzionalismo e dell’intelligenza artificiale, al paradigma intenzionale che riconosce la primarietà dell’azione sulla rappresentazione nella formazione della coscienza e del linguaggio, la prospettiva ontologica del rapporto mente-corpo riemerge prepotentemente in due direzioni. Nella direzione dell’indagine fenomenologica sulla coscienza e nella direzione della teoria duale della mente forma del corpo, propria della metafisica aristotelico-tomista della persona umana e della sua unità psicofisica come soggetto della relazionalità interpersonale.
Programma
Prendendo spunto dall'attuale discussione epistemologica, nella filosofia e nelle scienze, sulla relazione della mente col corpo, il corso mira ad evidenziare lo sfondo metafisico e metalogico delle varie tendenze e soluzioni proposte. Tali soluzioni si riducono essenzialmente a tre:
- La soluzione monista che riduce la mente al corpo;
- La soluzione dualista che considera la mente un’entità separata dal corpo, facendo perdere l’unità della persona umana;
- La soluzione duale che considera la mente come forma della materia, così che dalla loro unione deriva l’unità del corpo vivente umano, ovvero l’unità della persona umana.
In tale contesto, particolare attenzione sarà dedicata al rapporto esistente fra l'approccio informazionale ai problemi cognitivi (scienze cognitive) e l’ontologia aristotelico-tomista, che insieme a quella fenomenologica costituiscono i principali rappresentanti della soluzione duale al problema mente-corpo, essendo ambedue legate ad una teoria intenzionale dell’atto cognitivo.
Estremo interesse per questa soluzione riveste:
- La relazione con il passaggio dall’approccio rappresentazionale a quello intenzionale nelle scienze e neuroscienze cognitive;
- La questione di come definire e rappresentarci in maniera consistente la componente spirituale della psiche umana (relazione fra metafisica tomista delle tre componenti fisiche, psichiche e spirituali dell’unica persona umana e ontologia tripartita corpo-anima-spirito della persona nella tradizione biblica e fenomenologica) e il connesso problema della possibilità metafisica di una sopravvivenza della componente spirituale dopo la morte.
- La relazione fra componente soggettiva ed intersoggettiva (persona e personalità) nella costituzione e nello sviluppo dell’unica persona umana.
Metodologia didattica
Lezioni frontali, con l’ausilio di supporti multimediali
Metodologia di valutazione
Esame orale, con discussione di uno schema preparato dallo studente su uno dei temi del corso.
Bibliografia
G. Basti, "Logica della scoperta e paradigma intenzionale nelle scienze cognitive", 2009 (In stampa)
Id., “Dall’informazione allo spirito. Abbozzo di una nuova antropologia”. In: L’anima, a cura di Vittorio Possenti, Mondadori, Milano, 2004, pp. 41-66;
Id.,“Il problema mente-corpo”, in: Annuario di Filosofia 2000. Corpo e anima, necessità della metafisica, a cura di V. Possenti, Mondadori, Milano, 2000, pp. 265-3 18;
Id.,Il rapporto mente-corpo nella filosofia e nella scienza, ESD, Bologna, 1991 (Ristampa anastatica, Edizioni PUL 2002);
Id., Filosofia dell’uomo, ESD, Bologna, 1995 (Ristampa 2003);
A. Clark, Dare corpo alla mente, MacGraw-Hill, Milano, 1999;
A. Kenny,Aquinas on Mind, Routledge, London-New York, 19942 ;
W. Bechtel, Filosofia della mente, Il Mulino, Bologna, 1999;
2. Corsi Intensivi
50650 [non offerto nell'A.A. 2011-2012]
PROF. ROBERTO MESSI, Dip di Fisica, II Università di Roma "Tor Vergata": "Introduzione alla Ecologia Fisica"
The course illustrates the main environmental problems, starting from the fundamental laws of Physics (mechanics, dynamics and fluid dynamics, electromagnetism, linear and non-linear thermodynamics, complex system theory):
- Non-linear thermodynamics and the theory of physical complexity. Deterministic chaos and the theory of far-from-equlibrium stability in thermodynamic systems. From physics to biology.
- The system sun-earth and the global climate.
- The anthropic energetic systems: energy and fossil fuels (thermal machines, inner combustion engines), electricity production, renewable sources of energy, fission and fusion nuclear energy.
- Radioactivity and radio-protection. Ionizing radiactions, environmental radioactivity, medical and industrial radioisotopes, nuclear waste of nuclear plants.
- Electromagnetic fields in the environment: low and high sources, biological effects.
- The noise: human perception and noise criteria, active control of sound.
Bibliografia
A. Gambarotta, A. Peretto, M. Bianchi, Impatto ambientale dei sistemi energetici, Pitagora Editrice, Roma, 2003.
50630 [ora, parte di 50924]
"Questioni di Logica II"
Argomento del corso
Logica intensionale. Elementi di logica epistemica.
Obiettivi Formativi
Il corso si propone di introdurre gli studenti al linguaggio modale e di approfondire in particolare la conoscenza di alcuni sistemi di logica epistemica, mettendone in luce le potenzialità di applicazione nell’ambito della filosofia e specificamente della teoria della conoscenza.
Programma
0. Introduzione al linguaggio formale
1. Logica proposizionale: Sintassi e semantica
2. Logica modale: Sintassi e semantica di alcuni sistemi
3. Logica epistemica: Sintassi e semantica
- Sistemi della credenza
- Sistemi della fondazione
- Sistemi del sapere
Il corso è inserito organicamente nel Progetto STOQ (Science, Theology and the Ontological Quest)
Metodologia didattica
Lezioni frontali con audiovisivi
Metodologia di valutazione
Esame orale (esame unico col primo modulo didattico costituito dal corso 50629)
Bibliografia
S. Galvan, Logica dei predicati, ISU Università Cattolica del S. Cuore, Milano, 2004, pp. 7-59;
S. Galvan, Logiche intensionali. Sistemi proposizionali di logica modale, deontica, epistemica, Franco Angeli, Milano, 1991. [Il testo è esaurito
ed è in preparazione una seconda edizione. Una dispensa
del testo è a disposizione degli studenti presso l’Ufficio
Fotocopie della Pontificia Università Lateranense]
S. Galvan, Introduzione ai teoremi di incompletezza, Franco Angeli, Milano, 1992
W. Lenzen, Glauben, Wissen und Wahrscheinlichkeit, Springer Verlag, Berlin-New York, 1989
Altri testi utili per il corso sono disponibili per essere scaricati dalla pagina dispense di questo sito.
50930
PROF. GIORGIO PALUMBO (Università di Bologna)
«Questioni di Storia del Pensiero Scientifico». Corso di specializzazione della Facoltà di Filosofia.
Argomento del corso
Il Novecento nella storia della scienza
Obiettivi formativi
Lo studente dovrà essere in grado di comprendere il mondo scientifico e tecnico contemporaneo nelle sue radici storiche, e sapersi orientare di fronte alle questioni scientifiche di maggiore attualità.
Programma
1. Prospettive metodologiche della storia del pensiero scientifico: storia della filosofia, storia della scienza, storia delle scienze; storia della scienza e storia del pensiero scientifico; storia e storiografia della scienza; gnoseologia, filosofia della scienza, epistemologia; storia della scienza, storia delle idee, storia della cultura.
2. Storia delle discipline scientifiche e connessioni di esse con la filosofia e l’epistemologia: dalla scienza moderna alla big science, le vicende della fisica e della biologia.
- Eredità ottocentesche: la meccanica di Laplace; naturphilosophie, antimeccanismo e biologia; dall’ottica all’immagine elettromagnetica del mondo. Termodinamica e probabilità, problemi aperti sull’entropia.
- L’annus mirabilis (1905) e la teoria della Relatività ristretta e generale;radioattività, atomo, meccanica quantistica; sistemi dinamici, caos e complessità; teoria delle stringhe e nuove frontiere della cosmologia osservativa: ritorno alla fisica galileiana?
- Darwin e l’evoluzionismo: Mendel e la genetica; l’evoluzionismo filosofico nella storiografia filosofica; evoluzionismo, creazionismo, casualità.
- Cibernetica, neurocibernetica, neuroscienze; teorie dell’informazione, nanotecnologie, intelligenza artificiale, bioinformatica.
- Fisica, matematica e filosofia della scienza (positivismo, empiriocriticismo, convenzionalismo, Circolo di Vienna, empirismo logico, logicismo, intuizionismo, falsificazionismo, programmi di ricerca, anarchismo).
- Scienza e guerra, dalla bomba atomica all’eugenetica; dal mito della neutralità della scienza alla questione etica nella scienza. Il public understanding of science: comunicazione, politica, scienza e società. Scienza al femminile. Scienza e letteratura (XX secolo).
3. Questioni aperte: quale periodizzazione per la scienza contemporanea?
Metodologia didattica
Lezioni frontali con l’ausilio di audiovisivi, cataloghi e materiale museale, ricerche personali e di gruppo.
Metodologia di valutazione
Esame orale sui testi indicati.
Bibliografia
E. Bellone, Caos e armonia. Storia della fisica, UTET, Torino 2004;
G. Boniolo et al., Filosofia della scienza, Raffaello Cortina, Milano 2002;
L. Smolin, L’universo senza stringhe, Einaudi, Torino 2007;
V. Bacciarelli – P. A. Giustini, Dall’epiciclo ai quark, voll. 2 e 3, Trevisini, Milano 1990;
Bruno Escoubès - José Leite Lopes (eds.), Sources et évolution de la physique quantique: textes fondateurs, EDP sciences, Les Ulis 2005;
R. Feynman, There's Plenty of Room at the Bottom, discorso del 1959 (reperibile on line);
F. Facchini, Origini dell’uomo ed evoluzione culturale. Profili scientifici, filosofici, religiosi, Jaca Book, Milano 2004;
Altri testi utili per il corso sono disponibili per essere scaricati dalla pagina dispense di questo sito.
50583 [ora parte di 50929]
«Basi neurofisiologiche del comportamento intenzionale»
(Corso Intensivo: II Semestre)
Il paradigma intenzionale nelle scienze cognitive si oppone così all'originario paradigma rappresentazionale legato all'epistemologia kantiana che ha caratterizzato - ed ancora in larga parte caratterizza - le ricerche della cosiddetta "intelligenza artificiale" e le conseguenti ricerche delle neuroscienze che si rifanno a quel paradigma.
Viceversa, le ricerche dell'attuale approccio della cosiddetta "intelligenza computazionale" cercano di studiare il pensiero pre-simbolico, nella funzione essenziale dell'intelligenza umana intenzionale che è quella, appunto, di costituire e ri-costituire i simboli logici del pensiero inferenziale, simbolico, mediante il loro sempre mutevole riferimento ad un reale in cambiamento continuo, e non di considerarli come già dati e immodificabili, come nell'apriorismo logico che caratterizza invece il paradigma rappresentazionale.
Ciò che ancora non è stato sufficientemente compreso al livello del vasto panorama degli scienziati e dei filosofi della conoscenza è che questo cambio di paradigma modifica radicalmente le ipotesi con le quali - secondo il metodo galileiano della scienza moderna - interrogare la natura perché dia le sue risposte nella ricerca sperimentale, in questo caso neurofisiologica.
Testi del corso:
- Fogassi L., Ferrari P.F., Gesierich B., Rozzi S., Chersi F., Rizzolatti G. Parietal Lobe: from Action Organization to Intention Understanding.Science, 308(5722):662-7, 2005.
- W, Freeman, Come pensa il cervello, Einaudi, Torino, 2000. (orig.: How brains make up their minds, Columbia UP, New York, 2000)
- Il manoscritto di una recente conferenza in inglese del Prof. Freeman sul cambio di paradigma dal rappresentazionale all'intenzionale è disponibile per il download.
Facoltà di Teologia
Corsi STOQ 20011/12
1. Corso Fondamentale
10112
PROF. PIERO CODA, Pontificia Università Lateranense.
Corso (I Semestre): «Teologia Trinitaria. Prospettiva storico-sistematica»
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