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STOQ-Scienza, Teologia e la Questione Ontologica

Fede e ragione sono come due ali con le quali lo spirito umano s'innalza alla contemplazione della verità (Fides et Ratio, 1)


Corsi 2012/13

Area Tematica dell' Anno Accademico 2012/13:
Cosmologia e Ontologia della Natura


Facoltà di Filosofia
Corsi STOQ 2012/13

1. Corsi Fondamentali

50102
PROF. GIANFRANCO BASTI, Pontificia Università Lateranense.
Corso I Ciclo (I Semestre): «Filosofia dell'Uomo (Antropologia Filosofica)»

Sommario e Bibliografia

Il corso intende mostrare e sviluppare i fondamenti di una filosofia dell'uomo o antropologia filosofica. Innanzitutto verrà mostrato il proprio di una metafisica dell'essere umano in relazione alle diverse scienze dell'uomo (biologiche, nerofisiologiche, psicologiche, sociologiche, etc.), quindi verrà presentato un profilo storico-teoretiche delle diverse antropologie filosofiche che si sono sviluppate nel pensiero occidentale dalle origini ai giorni nostri.

La parte sistematica del corso sarà dedicata ad un approfondimento dell'essenza metafisica dell'essere umano a partire dalle sue operazioni proprie, vitali, razionali, deliberative. Risultato di quest'analisi sarà la dimostrazione della duplice componente materiale e spirituale nell'unità metafisica della persona umana. Tre argomenti di indole più direttamente metafisico-teoretica concluderanno il corso: la sostanzialità dell'anima umana forma del corpo, la relazione fra l'anima ed il corpo, la nozione di persona nella sua irriducibile individualità e dignità.

Bibliografia:

G. BASTI, Filosofia dell’uomo, Edizioni Studio Domenicano, Bologna, 1995 (2003).
ID., La relazione mente-corpo nella filosofia e nella scienza, Ed.Studio Domenicano, Bologna, 1991 (Ristampa anastatica, Edizioni PUL 2002);
A. CLARK, Dare corpo alla mente, MacGraw-Hill, Milano, 1999;
A. KENNY, Aquinas on Mind, Routledge, London-New York, 1994;
W. BECHTEL, Filosofia della mente, Il Mulino, Bologna, 1999;
G. FORNERO, Bioetica cattolica e bioetica laica in Italia, Mondatori, Milano, 2005;
I. CARRSACO DE PAULA, Bioetica. Morale della vita e integrità della persona umana nella prospettiva cattolica, Ed. Pont. Università della S. Croce, Roma, 2001.

50924 [include 50630]
PROF. GIANFRANCO BASTI, Pontificia Università Lateranense.
Corso II Ciclo (I Semestre): «Questioni di Logica e Ontologia Formale»

Sommario e Bibliografia

Argomento del corso
Dalla logica formale all’ontologia formale
Obiettivi formativi

Il corso intende fornire allo studente una prima introduzione ai contenuti, al simbolismo e alla formalizzazione dei più recenti sviluppi della logica formale moderna (calcolo logico simbolico) dai suoi inizi come logica matematica (calcolo vero-funzionale estensionale), al suo sviluppo come logiche intensionali aletiche, deontiche, epistemiche (calcolo modale e sue interpretazioni intensionali), fino all’ontologia analitica e all’ontologia formale. Il calcolo simbolico si presenta oggi perciò, come uno strumento indispensabile per il dialogo interdisciplinare (scienza-filosofia) e il dialogo interculturale (e interreligioso).  

Programma
I contenuti del corso saranno sviluppati in modo da fornire una prima introduzione ad altri corsi di logica intensionale (50630) di ontologia formale (50547) offerti dalla Facoltà.
Nel corso si descriverà in maniera sintetica l’itinerario teorico che negli ultimi cento anni ha percorso la logica formale moderna (logica simbolica), dalla sua nascita, alla fine del XIX secolo con Frege come logica matematica, fino alle sue più recenti applicazioni, non solo al linguaggio scientifico (calcolo logico estensionale, definizione vero-funzionale delle condizioni di verità), ma anche al linguaggio filosofico delle discipline umanistiche. Ossia la sua estensione alle logiche intensionali (logiche aletiche, deontiche, epistemiche, intenzionali), intese come altrettante interpretazioni (ovvero, come definizione di distinte condizioni di verità) del calcolo logico modale. Si arriva così ai nostri giorni, all’ontologia formale, che corregge alcune intrinseche limitazioni dell’ontologia analitica, ancora troppo legata alla teoria fregeana della predicazione e quindi incapace di trovare una soluzione al problema della referenza singolare in grado di evitare i limiti evidenziati dai teoremi di Gödel.
Per capire come la logica simbolica possa essersi evoluta fino alla formalizzazione delle ontologie soggiacenti alle diverse metafisiche antiche e moderne, particolare attenzione sarà dedicata alla discussione moderna sui fondamenti della logica, in particolare a quello che ne ha costituito il risultato più importante ed in qualche modo con­clusivo di un’epoca: i teoremi d’incompletezza di Gödel. Di questi teoremi esamineremo in particolare il secondo e quindi le implicazioni semantiche per l’ontologia e la metafisica, in particolare la dimostrazione, già anticipata da Tarski, dell’impossibilità di risolvere su base puramente sintattica e semantica il problema della referenza singolare. Problema fondamentale da risolvere, questo, per poter parlare di “scientificità” in senso moderno (cioè formalizzabile) dell’ontologia(e) e quindi della(e) metafisica(he), visto che gli unici esistenti concreti, extra-logici ed extra-linguistici, sono gli enti singolari. Di qui l’importanza dell’ontologia formalizzata che, ampliando il calcolo logico-formale delle relazioni fino ad includere, mediante la semantica formale delle relazioni (Kripke), la formalizzazione della relazione ontica di causalità ed il passaggio da questa alla relazione logica di equivalenza (dalla necessità causale a quella logica), può fornire grazie a siffatta estensione della logica formale dalla sintassi e dalla semantica, alla prammatica, una particolare versione della teoria causale della referenza di Kripke e Putnam che renda possibile la giustificazione della referenza singolare. Ciò significa che per risolvere il problema della referenza extra-linguistica e passare dalla logica all’ontologia formale, bisogna formalizzare la prammatica e quindi incorporare il calcolo logico in un processo comunicativo. Bisogna cioè riferirsi all’uomo come agente comunicativo in interazione causale con i suoi simili e con il mondo fisico (teoria del linguaggio come atti linguistici). Questo, oltre a far capire perché l’ontologia formale sia oggi una delle discipline di avanguardia dell’informatica in vista dell’evoluzione semantica della rete (Internet) nella prossima rivoluzione nelle telecomunicazioni (Web III), fornisce nuova evidenza alla tesi che risale fino a Parmenide, ripresa nel medioevo dalla filosofia scolastica e quindi da Heidegger nella post-modernità, che lega l’ontologia all’antropologia.
Il corso è inserito organicamente nel Progetto STOQ (Science, Theology and the Ontological Quest).

Metodologia Didattica

Lezioni frontali con supporto multimediale ed esercitazioni personalizzate per aiutare la schematizzazione logica dei temi presentati.

Metodologia di valutazione
Esame orale con discussione di uno schema preparato dallo studente su uno dei temi del corso (esame unico col secondo modulo didattico costituito dal corso 50630).

Bibliografia
G. Basti, Schemi del corso 50629/50924, disponibili per essere scaricati dalla pagina Dispense del sito STOQ IV (www.stoqatpul.org)
S. Galvan, Logica dei predicati, ISU Università Cattolica del S. Cuore, Milano, 2004, pp. 7-59;
S. Galvan, Logiche intensionali. Sistemi proposizionali di logica modale, deontica, epistemica, Franco Angeli, Milano, 1991.
G. Basti, “Ontologia formale: per una metafisica post-moderna”, in A. Strumia (ed.), Il problema dei fondamenti. Da Aristotele, a Tommaso d’Aquino, all’ontologia formale, Cantagalli, Siena 2007, pp. 193-228;
N. B. Cocchiarella, "Conceptual Realism as a Formal Ontology". In: R. POLI AND P.SIRNOR (EDS.), Formal Ontology, Kluwer Academic Press, Dordrecht, 1998.
N. B. Cocchiarella, "Logic and Ontology", Axiomathes 12: 117–150, 2001. (Amebedue gli articoli sono disponibili per essere scaricati dalla pagina dispense di questo sito, unitamente alla sua traduzione italiana)
N. B. Cocchiarella, Formal Ontology and Conceptual Realism, Springer Verlag, Berlin-New York, 2007.
G. Basti, “Analogia, ontologia formale e problema dei fondamenti”, in G. Basti e C. A. Testi (Eds.), Analogia e autoreferenza, Marietti 1820, Genova-Milano 2004, pp. 159-236; (L'articolo può essere scaricato dalla pagina dispense di questo sito)
G. Basti & A. L. Perrone, Le radici forti del pensiero debole. Dalla metafisica, alla matematica, al calcolo, Il Poligrafo e Pontificia Università Lateranense, Padova-Roma 1996;
J. Bochenski, La logica formale, voll. I-II, tra. it., Einaudi, Torino 1972 (traduzione nelle varie lingue);
E. Nagel & J.R. Newman, La prova di Gödel, trad. it., Boringhieri, Milano 19922 (traduzione nelle varie lingue);
C. Cellucci, Le ragioni della logica, Laterza, Roma–Bari 20002.
C. Eschenbach, M. Gruninger(Eds.), Formal Ontology in Information Systems: Proceedings of the Fifth International Conference (FOIS 2008) - Volume 183 Frontiers in Artificial Intelligence and Applications, IOS Press, Amsterdam, 2008.
E. Lesmo, Formal ontologies meet industry. Frontiers in Artificial Intelligence and Applications, IOS Press, Amsterdam, 2008

 

50931 [include 50567. v. sotto]
PROF. GIORGIO PALUMBO (Dip. di Astrofisica, Univesità di Bologna) & PROF. GIANFRANCO BASTI, PUL.
Corso (II Semestre): «Questioni di Epistemologia e Filosofia della Scienza I: Cosmologia e Ontologia della Natura Fisica»

Sommario e Bibliografia

Descrizione del corso
Obiettivi formativi
Il corso intende presentare i principali modelli cosmologici delle scienze fisiche sulle origini dell'universo, approfondendo le implicazioni (e le supposizioni) ontologiche di tali modelli.
Particolare attenzione sarà dedicata alla questione della relazione fra i due principali argomenti – l'argomento ex contingentia mundi, nelle sue varie possibili accezioni di indole prettamente metafisica e quello finalistico, di indole teologica – che aprono la via ad una concezione religiosa sulle origini dell'universo e i presupposti scientifici ed epistemologici che rendono tali argomenti ragionevoli.
Programma
Il corso consta di due parti, una più inerente alla cosmologia fisica, l'altra più inerente alle questioni metafisiche connesse.
Per la parte di scienze fisiche, verrà presentato innanzitutto un excursus storico sulla cosmologia fisica, a partire dalle essenziali scoperte a conferma della teoria della relatività generale all'inizio del '900, dalla scoperta della legge di Hubble e dall'ipotesi dell' "atomo iniziale" di G. Lemaître del 1929 che darà luogo alla famosa ipotesi del "big-bang", fino alle più recenti ipotesi cosmologiche legate al cosiddetto "principio antropico" di J. Barrow e F. Tipler, alla teoria contrapposta alla precedente dei "multiversi", a partire dall'essenziale ipotesi di Hawking, fino alle attuali teorie di "superstringa" e alla recente ripresa dell'ipotesi degli universi ciclici ad opera di P. J. Steinhardt.
Particolare attenzione sarà anche riservata all'ipotesi del cosiddetto "universo olografico" nell'interpretazione recentemente datane dal Premio Nobel George F. Smoot.
Per la parte inerente alle questioni metafisiche, verrà dapprima discussa quella che è la struttura logico-ontologica soggiacente alle cinque vie tommasiane, con particolare attenzione alla distinzione fra le prime quattro, di indole metafisica, e la quinta di indole più propriamente teologica perché teleologica. Rispetto alla connessione di queste vie verso una concezione religiosa delle origini e dello sviluppo dell'universo,
particolare attenzione sarà dedicata all'ontologia della fisica quantistica e della fisica dei sistemi complessi che, più delle altre, pongono in crisi l'ontologia meccanicista con cui si sono interpretati i risultati della meccanica classica (Newtoniana) all'inizio della modernità. Queste ontologie, con le loro diverse formalizzazioni, saranno confrontate con quelle implicate e supposte nelle principali teorie metafisiche sulle origini dell'universo che emergono nella tradizione filosofica, sia occidentale che orientale.
Metodologia didattica
Lezioni frontali, con l'ausilio di supporti multimediali.
Metodologia di valutazione

Esame orale, con discussione di un elaborato schematico preparato dallo studente su uno dei temi del corso.
Bibliografia
AA.VV., Dio oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto, Cantagalli, Siena, 2010.
G. Basti, L'origine dell'universo: scienza, filosofia e fede. In: MAURO MATOVANI & MARILENA AMERISE (EDS.), Fede cultura e scienza. Discipline in dialogo, Libreria Editice Vaticana, Vatican City, 2008, pp. 27-41.
ID., Dualità, epigenesi, intenzionalità: dal mente-corpo al persona-corpo, Divus Thomas 115(2012).
ID., Filosofia della natura e della scienza, Vol. I: I Fondamenti, Edizioni PUL, Roma, 2002.
W. A.Wallace, Modeling of Nature. Philosophy of science and philosophy of nature in synthesis, Catholic University of America Press, Washington D.C. 1996.
P. Davies, Information and the nature of reality. From physics to metaphysics, Cambridge University Press, Cambridge UK, 2010.
P.J. Steinhardt & N. Turok, The endless universe: beyond the big-bang. Rewriting cosmic history, Random House, New York, 2007.
J. Barrow, Da zero a infinito. La grande storia del nulla, Mondadori, Milano, 2005.
Id., L'infinito. Breve guida ai confine dello spazio e del tempo, Mondadori, Milano, 2005.
J. Barrow, F. Tipler, Il principio antropico, Adelphi, Milano, 2002.
S. Hawking, La teoria del tutto. Origine e destino dell'universo, Rizzoli, Milano, 2003.
S. Hawking & L. Mlodinow, Il grande disegno, Mondadori, Milano, 2011.
S. Hawking & R. Penrose, La natura dello spazio e del tempo, Rizzoli, Milano, 2002.
P. Davies, Il cosmo intelligente, Mondadori, Milano, 1999.
S. Weinberg, I primi tre minuti, Mondadori, Milano 19863.
F. Capra, Il tao della fisica, Adelphi, Milano, 19895.
R. Feynman, QED. La strana teoria della luce e della materia, Adelphi, Milano, 1989.

Dispense e articoli disponibili online

2. Corsi Specialistici

Questi corsi...
I corsi seguenti sono organicamente inseriti nel Programma di Specializzazione (Licenza), Indirizzo di "Ontologia ed Etica del Pensiero Scientifico" (II Livello), e nel Programma di Dottorato (III Livello). Per maggiori informazioni su questi programmi, consultare la relativa pagina web della Facoltà di Filosofia al sito ufficiale della Università Lateranense.

55207
GIUSEPPINA SGUEGLIA, PUL.
Seminario: «Logica e Filosofia della Scienza». Seminario di specializzazione della Facoltà di Filosofia

Sommario e Bibliografia

Programma
Il nostro seminario si incentrerà su alcuni problemi di teoria della conoscenza: in particolare, intendiamo discutere le analisi sul realismo metafisico e sull'ontologismo critico portate avanti da Giulio Preti; il nostro intento sarà altresì quello di mostrare la problematicità del naturalismo da un punto di vista teoretico, soprattutto alla luce delle analisi della cosiddetta scuola di Lovanio e del realismo ontologico
ed epistemologico di J. Smart e J. J. Haldane. Affronteremo poi la questione del fondamento filosofico della teoria del significato
e del problema della rappresentazione, a partire dalle formulazioni di questi concetti a opera di Kazimierz Twardowski, per poi analizzare il relativo riferimento al rapporto tra intenzionalità e psicologia descrittiva nella prospettiva del pensiero di Alexius Meinong, con particolare attenzione per lo sviluppo e l'articolazione della teoria delle relazioni sulla base dei riferimenti storici provenienti dall'empirismo britannico (Locke e Hume, in particolare in "Hume-Studien II: Zur Relationstheorie").
Le questioni che riguardano il rapporto tra oggetto e contenuto saranno analizzate prestando attenzione alla distinzione fondamentale tra oggetti di pensiero e contenuti di coscienza, secondo la prospettiva di Oswald Kulpe e di Gottlob Frege, in modo da riprendere le posizioni più significative dei pensatori della scuola di Brentano.
L'altra questione fondamentale che andremo a sviluppare riguarda il rapporto tra analitico e sintetico nella prospettiva del neopositivismo logico con riferimento a opere come "Form and Content" di Moritz Schlick e "Substanzbegriff und Funktionsbegriff" di Ernst Cassirer.
Bibliografia
A. Meinong, Teoria dell'oggetto, Edizioni Parnaso, Trieste 2002.
F. Brentano, Psicologia da un punto di vista empirico, vol. II, Laterza, Roma-Bari 1999.
E. Cassirer, Sostanza e Funzione, La Nuova Italia, Firenze 1991, pp. 315-358; 359-408.
G. Preti, Saggi filosofici, vol. II, La Nuova Itali, Firenze 1976.
M. Schlick, Forma e contenuto, Boringhieri, Torino 1987, pp.167-179.
Idem., Tra realismo e neopositivismo, Il Mulino, Bologna 2000.
C. G. Hempel, Oltre il positivismo logico, Armando, Roma 1989.
A. Russell, Saggi logico-filosofici, Longanesi, Milano 1976, pp. 20-84; 92-106.
G. Sgueglia, Filosofia della conoscenza da Carnap a Quine, a cura di M. Lenoci, La teoria della conoscenza in Alexius Meinong. Oggetto, giudizio, assunzioni, Vita e Pensiero, Milano 1972.
F. Orilia, Il dibattito Meinong-Russell e l'influenza di Meinong sulla filosofia analitica contemporanea, Mazzone, Palermo 1984.
M. Di Francesco, Il realismo analitico. Logica, ontologia e significato nel primo Russell, Guerini e Associati, Milano 1991.
P. Abela, Kant's Empirical Realism, Clarendon Press, Oxford 2002.
A. Coffa, The Semantic Tradition form Kant to Carnap. To the Vienna Station, Cambridge University Press, Cambridge 1991.
P. Parrini, M. Salmon, W. Salmon, Logical Empiricism. Historical and Contemporary Perspectives, University of Pittsburg 2003.
G. Dicker, Kant's Theory of Knowledge. An Analytical Introduction, Oxford University Press,, Oxford 2004.
A. W. Richardson, Carnap's Construction of the World. The Afbau and the Emergence of Logical Empiricism, Cambridge University Press, Cambridge 1999.

50630 [ora, parte di 50924]
"Questioni di Logica II"

Sommario e Bibliografia

Argomento del corso
Logica intensionale. Elementi di logica epistemica.

Obiettivi Formativi
Il corso si propone di introdurre gli studenti al  linguaggio modale e di approfondire in particolare la conoscenza di alcuni sistemi di logica epistemica, mettendone in luce le potenzialità di applicazione nell’ambito della filosofia e specificamente della teoria della conoscenza.

Programma
0. Introduzione al linguaggio formale
1. Logica proposizionale: Sintassi e semantica
2. Logica modale: Sintassi e semantica di alcuni sistemi
3. Logica epistemica: Sintassi e semantica

  1. Sistemi della credenza
  2. Sistemi della fondazione
  3. Sistemi del sapere

Il corso è inserito organicamente nel Progetto STOQ (Science, Theology and the Ontological Quest)

Metodologia didattica

Lezioni frontali con audiovisivi

Metodologia di valutazione

Esame orale (esame unico col primo modulo didattico costituito dal corso 50629)

Bibliografia

S. Galvan, Logica dei predicati, ISU Università Cattolica del S. Cuore, Milano, 2004, pp. 7-59;
S. Galvan, Logiche intensionali. Sistemi proposizionali di logica modale, deontica, epistemica, Franco Angeli, Milano, 1991. [Il testo è esaurito ed è in preparazione una seconda edizione. Una dispensa del testo è a disposizione degli studenti presso l’Ufficio Fotocopie della Pontificia Università Lateranense]
S. Galvan, Introduzione ai teoremi di incompletezza, Franco Angeli, Milano, 1992
W. Lenzen, Glauben, Wissen und Wahrscheinlichkeit, Springer Verlag, Berlin-New York, 1989

Altri testi utili per il corso sono disponibili per essere scaricati dalla pagina dispense di questo sito.

50930
PROF. FLAVIA MARCACCI, PUL
«Questioni di Storia del Pensiero Scientifico». Corso di specializzazione della Facoltà di Filosofia.

Sommario e Bibliografia

Argomento del corso
Astronomia e cosmologia: storia e teorie del cosmo

Obiettivi formativi

1. Uso della storia della scienza come strumento di apprendimento.
La storia della scienza si rivela uno strumento utilissimo per accostarsi ad argomenti scientifici che sarebbero particolarmente faticosi da comprendere in un quadro puramente specialistico e tecnico. La comprensione di tali argomenti è oltremodo importante sia per ampliare
la nostra percezione del mondo e quindi goderne la bellezza e la ricchezza, sia per permettere alla filosofia l'interazione e il dialogo con la scienza, che ad oggi occupa una spazio sociale e culturale imprescindibile.

2. Dalla storia della scienza alla storia del pensiero scientifico.
L'itinerario storico offerto nel corso delle lezioni permetterà allo studente di porsi domande (qual è la posizione dell'uomo nel mondo? Perché percepiamo il mondo come una totalità? Come avvengono determinati fenomeni naturali? Cosa sono lo spazio e il tempo?...) e confrontarsi con risposte che l'umanità si è sempre posta e che la scienza ha tentato di chiarire con metodi e strumenti interpretativi suoi propri.

3. La scienza e i suoi strumenti.
La scienza moderna e contemporanea, in particolare, ha raffinato questi strumenti riuscendo ad articolare maggiormente le risposte e ad approfondire notevolmente la capacità di domandare e investigare il mondo. Questi stessi strumenti, però, diventano spesso incomprensibili
a chi non pratica la scienza, precludendo così la possibilità di arricchirsi di una importante descrizione del mondo. Per questo si cercherà di condurre lo studente ad appropriarsi dei principali contenuti e a conoscere le più importanti scoperte, mostrando come il linguaggio matematico sappia comunicare idee e modelli (prima o
poi) esemplificabili negli esperimenti.

4. La dimensione osservativa e sperimentale del sapere scientifico.
La rinascita di interessi significativi intorno alla cosmologia costringe
a indagarne lo statuto epistemologico. Se per scienza si intende un sapere avente uno specifico oggetto (nel caso il cosmo), uno specifico metodo (ipotetico-deduttivo) e una specifica dimensione sperimentale, allora la cosmologia deve poter attuare questi criteri. A tal fine sarà importante chiarire l'epistemologia della ricerca scientifica e
dare una valutazione circa la scaturigine fisica dei modelli matematici.

Programma
1. La questione astronomica alle origini della rivoluzione scientifica.
È proprio dall'interno della scienza astronomica che si avvia quel processo conosciuto come Rivoluzione scientifica: è infatti l'osservazione del cielo che in epoca rinascimentale fa prima collidere e poi finalmente integrare lo studio delle cause fisiche del moto con quello della descrizione matematica della volta celeste, questioni che in altri settori riuscivano più facilmente a mantenersi autonomi. 1610: Galileo pubblica
il Sidereus Nuncius, nasce l'astronomia telescopica.

2. La sintesi moderna e la legge di gravitazione universale (principi di meccanica celeste).
Molto prima che fossero stabilite sperimentalmente le prove del moto della Terra, si diffuse nella pratica scientifica il sistema eliocentrico in quanto Newton riuscì a creare la fisica capace di darne un sostegno efficace. Tale sintesi lasciava dedurre un universo infinito, statico, eterno, simmetrico, omogeneo, pur lasciando irrisolti diversi problemi
(paradosso di Olbers, avanzamento del perielio di Mercurio)

3. La seconda rivoluzione scientifica e la rinascita della cosmologia.
Con l'ausilio dei nuovi mondi geometrici (geometrie non-euclidee, metrica di Minkoski) elaborati dal XIX secolo in poi, Einstein rinnova profondamente la meccanica, che si fa relativistica. In essa lo spazio-tempo assurgono ad essere quadri-dimensionali. Le prime prove del nuovo impianto teorico giungono proprio dalla cosmologia (avanzamento del perielio dei pianeti, curvatura dei raggi luminosi entro un campo gravitazionale, spostamento delle frequenze delle righe spettrali) fino a pensare di estendere le "regole" della gravità a tutto l'universo. Tra il 1905 e il 1929 Einstein propose un cosmo statico non euclideo; Friedmann e LamaItre costruiscono indipendentemente la soluzione matematica al nuovo modello di universo (modello cosmologico di Friedmann-LamaItre) deducendone l'espansione; Hubble individua questa espansione dell'universo: rinasce la cosmologia. 4. Modelli di universo. Emerge l'idea di un Big Bang (instabilità dinamica e nascita dell'universo da una singolarità gravitazionale, Alpher, Bethe e Gamow), contro l'idea di un universo eterno (teoria dello stato stazionario di Hoyle). 1964: Penzias e Wilson scoprono la radiazione cosmica di fondo e sembrano confermare il modello inflazionario dell'espansione dell'universo (seguita da altre scoperte). Ulteriore scoperta dell'accelerazione crescente e comportamento della radiazione cosmica di fondo portano all'ipotesi della
energia e della materia oscure. Hawking e Penrose delineano un universo avente una fine, oltre che un inizio.

5. Modello standard, gravità quantistica, teorie di grande unificazione. Lo spazio relativistico restava inconciliabile con la meccanica quantistica, che però è molto importante quando si cercano di descrivere gli istanti
iniziali dell'universo. Si approfondisce il formalismo matematico per l'uso dei concetti quantistici (funzioni d'onda probabilistica, ipotesi di Feynman del path integral,…). Il modello che si impone è il modello standard, per integrare forze e particelle fondamentali della materia. Vengono elaborate diverse teorie di grande unificazione: dalle supersimmetrie alle varie teorie delle superstringhe, capaci di "dedurre" la gravità, fino alla teoria madre (M-teoria di Witten). Su quest'ultima si
sviluppa il modello di universo ciclico di Steinhardt e Turok. Si contrappone l'idea dell'universo osservabile a quella del multi-verso (universo a bolle), per risolvere in maniera diversa i problemi legati alla forma e alla dimensione dell'universo. Diventa pertanto essenziale reperire nuovi e precisi dati osservati (bosone di Higgs, comportamento dei neutrini,…) per connettere teoria e realtà e dare maggiore profondità
alla dimensione osservativa della cosmologia. Sarà importante anche chiarire la dimensione epistemologica del concetto di informazione (in relazione ad altri concetti come legge naturale e legge matematica, ordine e disordine, misura di informazione, …) per vedere se possa costituire una chiave concettuale per passare alla dimensione ontologica naturalista o concettualista delle problematiche trattate e dunque riportare la questione cosmologica anche su questo livello.

Metodologia didattica.
Lezioni frontale, power points, video, brevi ricerche individuali, incontri seminariali.

Metodologia di valutazione.
Esame orale con possibilità di approfondimento su un tema particolare.

Bibliografia generale (in gran parte disponibile anche in inglese)
P. W. Atkins, Le regole del gioco. Come la termodinamica fa funzionare l'universo, Bologna, Zanichelli, 2010.
G. Basti, Filosofia della natura e della scienza, LUP, Roma 2002.
J. Barrow, Da zero a infinito. La grande storia del nulla, Mondadori, Milano, 2005.
M. Begelmann – M. Rees, L'attrazione fatale della gravità. I buchi neri dell'universo, Zanichelli, Bologna 1997.
P. Davies, Dio e la nuova fisica, Mondadori, Milano 1994.
P. Davies, Il cosmo intelligente, Mondadori, Milano, 1999.
G. F. R. Ellis, The far-future universe: escatology from a cosmic perspective, Templeton foundation press, Philadelphia 2002.
G. Gamow, La mia linea di universo. Un'autobiografia informale, Dedalo, Bari 2008.
S. Hawking, Dal Big Bang ai buchi neri. Breve storia del tempo, BUR, Milano 1994.
S. Hawking, La teoria del tutto. Origine e destino dell'universo, Rizzoli, Milano, 2003.
S. Hawking & R. Penrose, La natura dello spazio e del tempo, Rizzoli, Milano, 2002.
S. Lloyd, Il programma dell'universo, Einaudi, Torino 2006.
L. Smolin, L' universo senza stringhe: fortuna di una teoria e turbamenti della scienza, Mondadori, Milano 2008.
P. J. Steinhardt – N. Turok, Universo senza fine. Oltre il big bang, Il Saggiatore, Milano 2010.
R. Penrose, La strada che porta alla realtà. Le leggi fondamentali dell'universo, BUR, Milano 2009.
S. Weinberg, I primi tre minuti, Mondadori, Milano 1986.

Bibliografia di approfondimento e consultazione
U. Bottazzini, Il flauto di Hilbert. Storia della matematica, Utet, Torino 2005.
V. Cappelletti - S. Petruccioli (eds.), Storia della scienza, 10 voll., Treccani, Roma 2001-2004.
R. P. Feynman – A. Hibbs, Quantum Mechanics and Path Integrals, McGraw Hill, 1965.
M. Gliozzi, Storia della fisica, Bollati Boringhieri, Torino 2005.
W. Heisenberg, Mutamenti nelle basi della scienza, Bollati Boringhieri, Torino 2000.
A. Van Helden, Measuring the universe: cosmic dimensions from Aristarchus to Halley, Un. of Chicago Press, Chicago-London 1986
R. Trudeau, La rivoluzione non euclidea, Bollati Boringhieri, Torino 2004.

Altri testi utili per il corso sono disponibili per essere scaricati dalla pagina dispense di questo sito.

50663
PROF. RAFFAELA GIOVAGNOLI, PUL.
«Questioni di Ontologia Sociale». Corso di specializzazione della Facoltà di Filosofia.

Sommario e Bibliografia

Descrizione del corso

Obiettivo del corso
Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio di correnti e nozioni fondamentali nel campo dell'ontologia sociale, dal punto di vista storico e teoretico. Dal punto di vista storico, si accennerà all'origine greca dell'ontologia sociale, in particolare nell'ontologia aristotelica della polis, e dell'uomo come biós politikós perché biós loghikós, e viceversa. Più approfonditamente, si vedrà come tali nozioni si sviluppano poi nell'ontologia sociale tommasiana e medievale, come base ontologica
della nozione di bonum commune, e quindi dei fondamenti dell'etica sociale. Dal punto di vista teoretico, si analizzeranno: la razionalità delle tradizioni, la giustizia nella società, la teoria dell'azione sociale che vede l'opposizione di azione strumentale e azione comunicativa, diverse nozioni di "cooperazione", interpretazioni della nozione di "intenzionalità collettiva" e interpretazioni dello "spazio delle ragioni". Si
valuteranno le conseguenze normative dello spazio delle ragioni: come va considerata l'autonomia personale nello spazio della comunicazione (reale e virtuale)?

Programma
L'ontologia sociale è un campo filosofico ricco di temi attuali e vivaci discussioni che si apre anche a studi transdisciplinari (sociologia, neuroscienze, intelligenza artificiale). Muovendo dalla tradizione si analizzeranno gli sviluppi nell'ontologia sociale contemporanea. Schematizzando, si affronteranno le questioni seguenti:
- sfondo storico greco-medievale
- il legame fra razionalità, linguaggio e giustizia
- primato della ragione usata in contesto sociale, primato che implica il passaggio dallo spazio individuale delle ragioni allo spazio "sociale" delle ragioni
- concezioni dell' "intenzionalità collettiva" e potere deontico
- implicazioni normative dello spazio sociale delle ragioni (teorie dell'autonomia, intelligenza artificiale sociale).

Metodologia
Lezioni frontali aperte al dialogo e al confronto con gli studenti.

Metodologia di valutazione
Esame orale e presentazione di un breve scritto su un argomento del corso.

Bibliografia:
P. Di Lucia (ed.), Ontologia sociale. Potere deontico e regole costitutive, Quodlibet, Macerata, 2003.
R. Giovagnoli, Habermas. Agire comunicativo e Lebenswelt, Carocci, Roma, 2000.
R. Giovagnoli, Razionalità espressiva. Scorekeeping: inferenzialismo, pratiche sociali e autonomia, Mimesis, Milano, 2004.
R. Giovagnoli, Autonomy. A Matter of Content, Firenze University Press, Firenze 2008.
R. Giovagnoli – G. Seddone, Autonomia ed intersoggettività, Aracne, Roma, 2009.
J. Habermas, Tra scienza e fede, Laterza, Bari, 2006.
J. Habermas, La condizione intersoggettiva, Bari, Laterza, 2007.
A. MacIntyre, Giustizia e razionalità. Volume 1: Dai greci a Tommaso D'Aquino; Volume 2: Dall'Illuminsimo scozzese all'età contemporanea, Anabasi, Milano, 1988.
J. Searle, Linguaggio, coscienza, società, Rosemberg & Sellier, Torino, 2009.
J. Searle, Creare il mondo sociale. La struttura della civiltà umana, Cortina, Milano, 2010.
R. Spiazzi, Il pensiero di S. Tommaso, EDS Edizioni, Studio Domenicano, 1997.
R. Spiazzi, Principi di etica sociale, (Civis 2), ESD, Bologna, 1990


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50567 (ora parte di 50931)
PROF. GIORGIO PALUMBO (Dip. di Astrofisica, Università di Bologna, Italy)
«Introduzione alla Cosmologia Fisica»

Sommario

OBBIETTIVI FORMATIVI
Scopo del corso è di rendere lo studente capace di seguire le tappe percorse dalla cosmologia osservativa moderna tramite l'acquisizione dei principi fisici base dell'astrofisica osservativa.

PROGRAMMA
Fornire i principi di base della rivelazione della radiazione elettromagnetica e dei meccanismi che permettono di rivelarla tramite osservazioni con telescopi sia da terra che dallo spazio. Telescopi ottici, radio, infrarossi, X e Gamma.
Fornire quindi un quadro esauriente dei risultati più attuali e aggiornati delle conoscenze acquisite sugli oggetti celesti:
-Stelle, formazione, vita (formazione degli elementi) e loro fine (supernovae, stelle di neutroni e pulsar, buchi neri stellari e supermassivi) e mezzo interstellare.
-Galassie isolate, attive, in gruppi e ammassi.
-Strutture su grande scala, l'universo osservabile
-Teoria della relatività
-Le forze fondamentali e le particelle elementari.
La teoria del Big Bang, evidenze osservative e problemi aperti (massa oscura, energia oscura)

METODOLOGIA
Le lezioni frontali saranno corredate di presentazioni Power Point che verranno messe a disposizione degli studenti (su web)

BIBLIOGRAFIA
H. Karttunen, P. Kroger, H. Oja, M. Putanen, K.J. Donner Fundamental Astronomy [in inglese], Springer
Gribbin John L'Universo [in italiano], Cortina Ed.
Frè P. Il fascino oscuro dell'inflazione, Alla scoperta dell'universo [in italiano], Springer
Bercia S., Dialogo sul sistema dell'universo [in italiano], McGraw-Hill Pub. Italia
Singh S., Big Bang L'origine dell'universo e gli uomini che ne hanno svelato il mistero [in italiano], Rizzoli
Hawking S., L'universo in un guscio di noce [in italiano], Mondadori


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